Immersa in un bosco di lecci, è dall'Ottocento che La Gabelletta offre ospitalità e ristoro. Oggi, dopo una importante ristrutturazione, proponiamo un ambiente dall'atmosfera calda e suggestiva, dove le reminiscenze del passato si stemperano nel comfort più attuale... cromoterapia e idromassaggi nei bagni, lounge bar e piscina affinché anche una breve sosta diventi occasione di relax e benessere. Ciò che proponiamo è uno stile di vita: dagli arredi alla cucina, dall’accoglienza ai prodotti. Memori delle antichissime tradizioni umbre, desideriamo far conoscere i tesori di questa regione così affascinante e dunque ricerchiamo ricette dimenticate, vini nati dalla sapienza di enologi appassionati ma anche itinerari poco noti eppure bellissimi per gite uniche. E poi le camere e gli appartamenti – ognuno diverso dall’altro per poter scegliere secondo i propri gusti e per potersi sentire in un luogo pensato per la sensibilità di chi lo sceglie. E infine la natura, così preminente in Umbria: ogni ambiente si affaccia sull’esterno e il verde dell’Umbria sembra insinuarsi dentro le mura. Perché, ora come allora, in ogni stagione un soggiorno a La Gabelletta risulti indimenticabile.

Regione dalle magiche e sfaccettate atmosfere, l’Umbria è senza dubbio un luogo splendido per abitare o per trascorrere le proprie vacanze: dalle origini remote, vanta una storia originale e difforme da quella della limitrofa Toscana o delle Marche (basti pensare alla mancata Controriforma, cui l’Umbria restò quasi completamente estranea). Permeata da un’aura di sacralità, stempera l’agiografia ufficiale in saghe popolari finanche carnascialesche, dove la tradizione contadina appare ben salda e ancora radicata nel quotidiano. E poi le leggende celtiche e le reminiscenze gaeliche che si rintracciano nel dialetto ternano – parrebbe storia romanzata, eppure a Monte Spergolate, nei pressi di Stroncone, si troverebbe un tempio dedicato al Sole mentre a Torre Alta sarebbe localizzato un osservatorio astronomico ancestrale, formato da una roccia–menhir, e in Cesi, così come confermato dalla sua ‘Pietra Runica’, si sarebbero tenuti, e parimenti in Carsulae, dei rituali attribuibili al ‘culto fallico’… Insomma, una Umbria terra di santi ma anche figlia di epopee primigenie, che hanno contribuito a regalarle un inalterato fascino mistico e sereno, e tuttavia appassionato e terreno.